UCPI: SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO ALLA C.P. DI TRIESTE

GIUNTA DELL’UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE
Delibera del 2 novembre 2018
La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane,
letta
la delibera del Consiglio Direttivo della Camera Penale di Trieste “Prof. Sergio Kostoris” del 23 ottobre 2018 di proclamazione dello stato di agitazione e della astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale nei giorni 4, 5 e 6 dicembre 2018, con cui viene denunciata la situazione di gravissima criticità relativa alla evasione delle istanze di ammissione e di liquidazione dei patrocini a spese dello Stato e delle difese di ufficio, pur in presenza di copertura della spesa e anche di introduzione del nuovo sistema informatico SIAM, peraltro richiesto dalla Camera Penale medesima, ma che invece ha creato ulteriori criticità per  mancanza di coordinamento tra gli uffici amministrativi del Tribunale;
considerato
che “l’avvocato penalista iscritto nelle liste d’ufficio e del gratuito patrocinio svolge una funzione costituzionalmente garantita, è attore insostituibile all’interno del processo penale e si fa portatore dei diritti dei cittadini coinvolti nel processo, sobbarcandosi un lavoro spesso molto oneroso, fatto anche di sacrifici e di interminabili attese nelle aule di giustizia” e che, proprio in tale prospettiva e nel rispetto della Direttiva 2016/1919/UE sul legal aid, la Giunta rileva che anche il legislatore europeo ha inteso garantire espressamente il diritto fondamentale consistente nell’assicurare all’indagato o all’imputato, che non abbia le risorse economiche necessarie, di essere, sin dalle prime fasi del procedimento penale e per tutta la sua durata, assistito e rappresentato da un avvocato. Quest’ultimo, per le sue capacità tecniche, è il solo in grado di assicurare al non abbiente una difesa efficace e di qualità al fine di evitare che le sue condizioni economiche, ponendolo in una condizione di inferiorità rispetto all’altra parte processuale, possano influire sulla equità del processo ai sensi dell’articolo 6 della CEDU;
ritenuto
pertanto di condividere e sostenere le ragioni della astensione della Camera Penale di Trieste, così come articolate nella delibera di proclamazione;
esprime
pieno sostegno e solidarietà.
Roma, 2 novembre 2018