AVVOCATI “AZZECCAGARBUGLI?

Il Ministro di Giustizia, che con la Sua proposta di abolire la prescrizione dei reati dopo la sentenza di primo grado ha raccolto il dissenso di giuristi, magistrati e colleghi di Governo, nell’insistere si abbandona all’insulto definendo sprezzantemente gli avvocati penalisti come “azzeccagarbugli”. Non ne siamo stupiti, avendo questo Ministro già dimostrato di trovarsi alle prese con problematiche complesse, manifestamente al di fuori della Sua comprensione e portata, che lo inducono a reagire definendosi il protagonista solitario della “riforma epocale della giustizia penale”.  Nella confusione del Suo stato, Egli immagina un mondo popolato di colpevoli che la fanno franca (ognuno si merita i suoi cattivi maestri) e preannunzia finanziamenti miracolistici che stanno per rendere i processi “brevi”, sicché non si capisce la ragione di una riforma della prescrizione che comunque -come Lui non sa, ma se vuole glielo spieghiamo in due paginette- comincerebbe ad operare non prima di una decina di anni.  I penalisti italiani indossano ogni giorno, con orgoglio ed onore, la Toga di difensori delle persone di fronte alla potestà punitiva dello Stato, esercitando una funzione riconosciuta essenziale dalla Costituzione. Nel respingere sdegnatamente gli insulti del Ministro chiediamo al Presidente del Consiglio, nella consapevolezza della Sua cultura giuridica e sensibilità istituzionale, di esercitare le Sue prerogative per rimuovere una situazione inaccettabile, che segna il punto più basso dei rapporti tra politica ed Avvocatura della storia repubblicana.

Roma, 3 novembre 2018

Il Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane